Messina - Monterosi 1-3
Il Messina si consegna al Monterosi (1-3), adesso è crisi
All’ottavo turno, parlare di partita fondamentale può sembrare azzardato, ma in realtà la sfida tra Messina e Monterosi al “Franco Scoglio” ha un significato particolare, alla luce del momento attraversato dai giallorossi, dopo le tre sconfitte consecutive subite dalle pugliesi Monopoli, Bari e Foggia che hanno fatto seguito all’inopinato rovescio subito contro il Picerno, con l’eccezione dell’unica vittoria colta ai danni della Virtus Francavilla.
Sullo schiera una sorta di 3-4-1-2 abbastanza elastico, per non dare superiorità a centrocampo ai laziali, che adottano il 3-5-2, marchio di fabbrica della compagine di D’Antoni.
Morelli, quindi, affianca Carillo e Mikulic davanti a Lewandoski, mentre Fazzi, Fofana, Damian e Sarzi Puttini stazionano a centrocampo, con Balde dietro le due punte Adorante e Vukusic.
D’Antoni, invece, si affida al terzetto difensivo Mbende-Rocchi-Piroli, Verde, Franchini, Di Paolantonio, Adamo, Cancellieri nella parte centrale e i due attaccanti Polidori-Costantino.
CRONACA
PRIMO TEMPO- Parte veloce il Messina, costringendo il Monterosi nella propria metà campo, e raccoglie, nei primi dieci minuti, un corner ed una occasione all’8’ con Damian sulla sinistra, palla a Sarzi Puttini che crossa al centro, ma né Adorante, né Balde trovano il tempo per deviare a colpo sicuro.
Il Monterosi risponde al 19’ con Polidori che si libera in area giallorossa e fa partire un sinistro troppo debole per mettere in difficoltà Lewandoski.
Primo giallo sventolato al 20’ da Scatena ai danni del laziale Cancellieri, reo di un fallo su Morelli.
Fino alla mezzora non succede nulla, se non una azione conclusa dal tiro di Franchini, respinto in fallo laterale, dal quale nasce il gol del vantaggio per gli ospiti, al minuto ‘32’ grazie ad una sponda di Polidori per Costantino, libero di controllare e scagliare un sinistro alle spalle di Lewandoski. Difesa troppo statica per evitare di subire l’ennesimo gol stagionale. Nervi a fior di pelle per i giallorossi, con Balde che intavola uno scambio di vedute piuttosto duro con Di Paolantonio ed entrambi finiscono ammoniti. I giallorossi sembrano avere subito il colpo dello svantaggio e non riescono ad organizzare una reazione degna di nota, beccandosi i fischi delle poche centinaia di tifosi presenti sugli spalti. La scintilla psicologica scatta al 41’, per una mancata ammonizione ai danni di Cancellieri nella metà campo giallorossa, perché, sull’azione susseguente, Fofana pesca dalla tre quarti Adorante con un delizioso assist, il numero 9 giallorosso passa alle spalle di Mbende e tocca di esterno, portando i suoi al pareggio.
SECONDO TEMPO –
Inizia meglio il Messina che, al 2’ protesta per un intervento in scivolata su Balde in piena area laziale e, un minuto dopo, sfiora il vantaggio con un colpo di testa da parte di Adorante, servito ottimamente da un cross di Sarzi Puttini. Ancora Messina in avanti, con Damian al 4’ a provare la botta dai 25 metri, Borghetto è pronto a respingere di pugno, malgrado una deviazione. Messina che sembra in controllo e, come al solito, regala un gol agli avversari. Stavolta è Fofana a intestardirsi in un controllo sulla propria tre quarti e lanciare Costantino, controllo e scarico in profondità per Polidori, che lascia sfilare, entra in area e supera Lewandoski con un pallonetto per il vantaggio del Monterosi al minuto 56. Sullo, subito dopo il gol, sostituisce Balde con Milinkovic, alla ricerca della continuità indispensabile per potere rimettere in sesto una gara che appare stregata. Azione dubbia in area giallorossa al 67’ quando, su un cross di Milinkovic, Cancellieri controlla tra coscia e braccio, ma il signor Scatena non ravvisa gli estremi del penalty. Al 73’ D’Antoni sostituisce Franchini con Parlati, mentre Sullo, dopo 60 secondi, mette in campo Russo per Fazzi. Ma non è la serata giusta per il Messina, perché, al 75’, basta un cross al centro dopo un calcio piazzato, per consentire a Mbende di controllare in piena area, aggirare Mikulic e appoggiare di piatto alla destra di Lewandoski. Movimento perfetto da attaccante per il centrale difensivo non proprio avvezzo a questo tipo di exploit. All’81’ Sullo sostituisce Sarzi Puttini con Goncalves e Mikulic con Fantoni. A 4’ dal 90’ D’Antoni inserisce Buono al posto di Adamo e, subito dopo, Caol per Costantino, uno dei maggiori protagonisti di questa vittoria. La girandola dei cambi non produce assolutamente nulla e gli ultimi minuti scorrono via tra perdite di tempo nemmeno troppo pronunciate da parte del Monterosi, che si prende i tre punti senza troppe masturbazioni mentali, applicando un calcio semplice ed efficace, così come spesso accade. Il Messina, invece, si continua a contorcere nei propri errori e nelle proprie contraddizioni, scivola verso il fondo della classifica e non intravvede uno sbocco positivo.
MESSINA-MONTEROSI 1-3
Marcatori: 32’ Costantino (Mo), 42’ Adorante (Me), 56’ Polidori (Mo), 75’ Mbende (Mo)
MESSINA (3-4-1-2): Lewandoski; Morelli, Mikulic (dall’81’ Fantoni), Carillo; Fazzi (dal 74' Russo), Fofana, Damian, Sarzi Puttini (dall’81’ Goncalves); Balde (dal 58’ Milinkovic); Vukusic, Adorante. In panchina: Fusco, Rondinella, Celic, Konate, Busatto, Distefano. Allenatore: Salvatore Sullo
MONTEROSI (3-5-2) Borghetto; Mbende, Rocchi, Piroli; Verde, Franchini (dal 73’ Parlati), Di Paolantonio, Adamo (dall’86’ Buono), Cancellieri; Polidori, Costantino (dall’88’ Caon). In panchina: Alia, Ferri Marini, Tonetto, Nasini, Sdaigui, Buglio, Luciani. Allenatore David D’Antoni
Arbitro: Gabriele Scatena di Avezzano
Assistenti: Stefano Lenza di Firenze, Egidio Marchetti di Trento
IV Ufficiale: Vittorio Emanuele Teghille di Collegno
Ammonizioni: 20’ Cancellieri (Mo), 33’ Carillo (Me), 35’ Balde (Me), 35’ Di Paolantonio (Mo), 41’ Fofana (Me), 67’ Sarzi Puttini (Me), 68’ Verde (Mo)
Corner: 5-2
Recupero: 1’ e 6’
Paganti: 544
messinanelpallone
All’ottavo turno, parlare di partita fondamentale può sembrare azzardato, ma in realtà la sfida tra Messina e Monterosi al “Franco Scoglio” ha un significato particolare, alla luce del momento attraversato dai giallorossi, dopo le tre sconfitte consecutive subite dalle pugliesi Monopoli, Bari e Foggia che hanno fatto seguito all’inopinato rovescio subito contro il Picerno, con l’eccezione dell’unica vittoria colta ai danni della Virtus Francavilla.
Sullo schiera una sorta di 3-4-1-2 abbastanza elastico, per non dare superiorità a centrocampo ai laziali, che adottano il 3-5-2, marchio di fabbrica della compagine di D’Antoni.
Morelli, quindi, affianca Carillo e Mikulic davanti a Lewandoski, mentre Fazzi, Fofana, Damian e Sarzi Puttini stazionano a centrocampo, con Balde dietro le due punte Adorante e Vukusic.
D’Antoni, invece, si affida al terzetto difensivo Mbende-Rocchi-Piroli, Verde, Franchini, Di Paolantonio, Adamo, Cancellieri nella parte centrale e i due attaccanti Polidori-Costantino.
CRONACA
PRIMO TEMPO- Parte veloce il Messina, costringendo il Monterosi nella propria metà campo, e raccoglie, nei primi dieci minuti, un corner ed una occasione all’8’ con Damian sulla sinistra, palla a Sarzi Puttini che crossa al centro, ma né Adorante, né Balde trovano il tempo per deviare a colpo sicuro.
Il Monterosi risponde al 19’ con Polidori che si libera in area giallorossa e fa partire un sinistro troppo debole per mettere in difficoltà Lewandoski.
Primo giallo sventolato al 20’ da Scatena ai danni del laziale Cancellieri, reo di un fallo su Morelli.
Fino alla mezzora non succede nulla, se non una azione conclusa dal tiro di Franchini, respinto in fallo laterale, dal quale nasce il gol del vantaggio per gli ospiti, al minuto ‘32’ grazie ad una sponda di Polidori per Costantino, libero di controllare e scagliare un sinistro alle spalle di Lewandoski. Difesa troppo statica per evitare di subire l’ennesimo gol stagionale. Nervi a fior di pelle per i giallorossi, con Balde che intavola uno scambio di vedute piuttosto duro con Di Paolantonio ed entrambi finiscono ammoniti. I giallorossi sembrano avere subito il colpo dello svantaggio e non riescono ad organizzare una reazione degna di nota, beccandosi i fischi delle poche centinaia di tifosi presenti sugli spalti. La scintilla psicologica scatta al 41’, per una mancata ammonizione ai danni di Cancellieri nella metà campo giallorossa, perché, sull’azione susseguente, Fofana pesca dalla tre quarti Adorante con un delizioso assist, il numero 9 giallorosso passa alle spalle di Mbende e tocca di esterno, portando i suoi al pareggio.
SECONDO TEMPO –
Inizia meglio il Messina che, al 2’ protesta per un intervento in scivolata su Balde in piena area laziale e, un minuto dopo, sfiora il vantaggio con un colpo di testa da parte di Adorante, servito ottimamente da un cross di Sarzi Puttini. Ancora Messina in avanti, con Damian al 4’ a provare la botta dai 25 metri, Borghetto è pronto a respingere di pugno, malgrado una deviazione. Messina che sembra in controllo e, come al solito, regala un gol agli avversari. Stavolta è Fofana a intestardirsi in un controllo sulla propria tre quarti e lanciare Costantino, controllo e scarico in profondità per Polidori, che lascia sfilare, entra in area e supera Lewandoski con un pallonetto per il vantaggio del Monterosi al minuto 56. Sullo, subito dopo il gol, sostituisce Balde con Milinkovic, alla ricerca della continuità indispensabile per potere rimettere in sesto una gara che appare stregata. Azione dubbia in area giallorossa al 67’ quando, su un cross di Milinkovic, Cancellieri controlla tra coscia e braccio, ma il signor Scatena non ravvisa gli estremi del penalty. Al 73’ D’Antoni sostituisce Franchini con Parlati, mentre Sullo, dopo 60 secondi, mette in campo Russo per Fazzi. Ma non è la serata giusta per il Messina, perché, al 75’, basta un cross al centro dopo un calcio piazzato, per consentire a Mbende di controllare in piena area, aggirare Mikulic e appoggiare di piatto alla destra di Lewandoski. Movimento perfetto da attaccante per il centrale difensivo non proprio avvezzo a questo tipo di exploit. All’81’ Sullo sostituisce Sarzi Puttini con Goncalves e Mikulic con Fantoni. A 4’ dal 90’ D’Antoni inserisce Buono al posto di Adamo e, subito dopo, Caol per Costantino, uno dei maggiori protagonisti di questa vittoria. La girandola dei cambi non produce assolutamente nulla e gli ultimi minuti scorrono via tra perdite di tempo nemmeno troppo pronunciate da parte del Monterosi, che si prende i tre punti senza troppe masturbazioni mentali, applicando un calcio semplice ed efficace, così come spesso accade. Il Messina, invece, si continua a contorcere nei propri errori e nelle proprie contraddizioni, scivola verso il fondo della classifica e non intravvede uno sbocco positivo.
MESSINA-MONTEROSI 1-3
Marcatori: 32’ Costantino (Mo), 42’ Adorante (Me), 56’ Polidori (Mo), 75’ Mbende (Mo)
MESSINA (3-4-1-2): Lewandoski; Morelli, Mikulic (dall’81’ Fantoni), Carillo; Fazzi (dal 74' Russo), Fofana, Damian, Sarzi Puttini (dall’81’ Goncalves); Balde (dal 58’ Milinkovic); Vukusic, Adorante. In panchina: Fusco, Rondinella, Celic, Konate, Busatto, Distefano. Allenatore: Salvatore Sullo
MONTEROSI (3-5-2) Borghetto; Mbende, Rocchi, Piroli; Verde, Franchini (dal 73’ Parlati), Di Paolantonio, Adamo (dall’86’ Buono), Cancellieri; Polidori, Costantino (dall’88’ Caon). In panchina: Alia, Ferri Marini, Tonetto, Nasini, Sdaigui, Buglio, Luciani. Allenatore David D’Antoni
Arbitro: Gabriele Scatena di Avezzano
Assistenti: Stefano Lenza di Firenze, Egidio Marchetti di Trento
IV Ufficiale: Vittorio Emanuele Teghille di Collegno
Ammonizioni: 20’ Cancellieri (Mo), 33’ Carillo (Me), 35’ Balde (Me), 35’ Di Paolantonio (Mo), 41’ Fofana (Me), 67’ Sarzi Puttini (Me), 68’ Verde (Mo)
Corner: 5-2
Recupero: 1’ e 6’
Paganti: 544
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