Picerno - Messina 2-1
Cade il Messina col Picerno (2-1), non solo colpa dell'arbitro
Il Messina si presenta al “Viviani” di Potenza, campo di casa del Picerno per l’ultima volta in questa stagione, con la stessa formazione iniziale della gara di domenica scorsa vinta contro la Virtus Francavilla, ad eccezione dell’infortunato Celic, non convocato. Davanti a Lewandoski, quindi, Morelli, Fantoni al posto del croato, Carillo e Sarzi Puttini, linea di centrocampo con Damian e Fofana centrali, Simonetti e Catania pronti ad affiancare le due punte Adorante e Vukusic quando si entra in possesso del pallone.
Mister Antonio Palo, invece, schiera i suoi con il consueto 4-2-3-1 che ha fruttato in classifica la medesima dotazione di punti dell’avversario di oggi. Albertazzi in porta, Vanacore, Ferrani, Allegretto e Guerra in difesa, il trio D’Angelo, Vivacqua e Carrà con Reginaldo a svariare tra centrocampo e attacco.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Fase iniziale della partita con le due squadre che si affrontano a viso aperto, creando, però, solo un paio di occasioni potenziali. Messina che prova a manovrare con la solita fitta rete di passaggi, Picerno pronto a spingere i ritmi del pressing sui portatori di palla in maglia gialla, con l’obiettivo di sfruttare gli errori in fase di impostazione. Ci vuole uno strappo e lo trova l’uomo più adatto, cioè Lorenzo Catania che, al 16’, salta di netto Vanacore sulla sinistra, giunge sul fondo servendo Adorante che controlla e tira, trovando la respinta di Vanacore, ma la palla torna sul destro del centravanti che la scaraventa alle spalle di Albertazzi per il gol del vantaggio. Ancora Catania al 20’ salta due uomini in posizione centrale, si ingolosisce provando la conclusione dai 20 metri, troppo debole, mentre Morelli si era liberato da solo in area lucana. A metà primo tempo Simonetti crolla a terra nella propria metà campo e Sullo deve sostituirlo con Russo. L’ex Napoli si fa vedere subito dopo la sua entrata in campo, innescato da Damian, ma il suo tocco verso Adorante, solo davanti ad Albertazzi finisce nelle braccia del portiere rossoblu. Messina troppo schiacciato dietro e, al 26’, giunge il pareggio al culmine di una azione in cui i giallorossi perdono tre volte banalmente la palla fino al cross di Vanacore, respinto debolmente da Russo al limite dell’area, dove Dettori ha tutto il tempo di controllare e piazzare un destro chirurgico alle spalle di Lewandoski. Primo ammonito del match è Adorante, per una trattenuta a centrocampo, al minuto 31, in una fase in cui De Angeli prende delle decisioni non proprio comprensibili, lasciando correre su falli evidenti, o fischiando contrasti lievi. Pericolosi i padroni di casa al 40’ con una conclusione di D’Angelo, dopo un cross di Guerra, deviata oltre la traversa da Lewandoski con un ottimo intervento. Secondo ammonito nel Messina al 41’, quando Russo viene anticipato da Guerra, tocco del numero 7 giallorosso e capitombolo del laterale lucano che induce De Angeli a tirare fuori il cartellino. Stessa sorte per Vanacore, che, all’ennesimo dribbling vincente di Catania, lo stende e va nel libro dei cattivi a un minuto dal 45’. Primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con un risultato che rispecchia gli equilibri visti in campo.
SECONDO TEMPO – Nell’intervallo Palo decide di togliere dalla contesa Vanacore, gravato di un giallo e in difficoltà con Catania, sostituendolo con Setola. Le due squadre iniziano con lo stesso atteggiamento della prima frazione di gioco. De Angeli regala un rigore al 51’ al Picerno per un dubbio fallo di mano commesso da Damian certamente un metro fuori dall’area, dal dischetto va Reginaldo, che spiazza Lewandoski, portando in vantaggio i suoi. Errore clamoroso del fischietto lombardo ed equilibri spostati in favore dei padroni di casa. Sullo ricorre a un doppio cambio al 56’ mettendo Fazzi per Morelli e Milinkovic al posto di Vukusic, per l’esordio in campionato del serbo-francese. Spinge in modo più assiduo il Messina, ma il Picerno si difende con ordine. Funambolica azione personale di Milinkovic al 62’, con il pallone al piede giunge sul fondo e serve al centro dove Adorante viene anticipato dalla difesa rossoblu e poi Catania sparacchia fuori. Ripartenza fulminea del Picerno al 66’, quando Reginaldo serve Terranova in corridoio, entra in area l’ex Dattilo capocannoniere del girone I di serie D l’anno scorso, ma trova sulla sua strada Lewandoski, che blocca a terra e rilancia. Al 69’, altra tegola sul Messina, stavolta per responsabilità di Adorante, fermato per offside e poi autore di un calcetto ai danni di Allegretto con la palla lontana, proprio sotto gli occhi di De Angeli che tira fuori il rosso. Giallorossi nervosi e Fofana viene ammonito per la trattenuta ai danni di D’Angelo. Doppio cambio ancora per Sullo al 75’ con Busatto per Catania e Marginean al posto di Russo. Al 78’ finisce la partita di Reginaldo, sostituito da De Franco, per uno schieramento molto più difensivo per il Picerno. Assurda decisione di De Angeli all’ 80’, quando, per un fallo di mano dentro l’area del Picerno, sposta al limite il calcio di punizione ed ammonisce Darmian per proteste. In questa circostanza da registrare anche il comportamento pilatesco dell’assistente numero due Moroni, ben appostato per valutare l’episodio, così come il suo collega nell’occasione del rigore concesso ai padroni di casa nel primo tempo. Su uno dei corner conquistati dal Messina intorno all’80’, crollano 4 uomini in maglia gialla sotto gli occhi di De Angeli, che non si impietosisce e fa cenno di continuare. Nel recupero, su azione da corner, la palla resta davanti ad Albertazzi, ma Fantoni gira troppo debolmente proprio tra le mani del portiere avversario. Finisce allo scadere del 95’ ì, con l’esultanza dei padroni di casa, che colgono la seconda vittoria consecutiva principalmente grazie alle sviste, per usare un eufemismo, del direttore di gara, ma anche per i difetti congeniti di una squadra costruita in poco tempo, ancora troppo in balia degli eventi. Sconfitta amara per i giallorossi ancora una volta rimontati con facilità dopo il vantaggio contro un avversario non proprio irresistibile, da cui, però, bisogna imparare la dedizione e cattiveria quando si tratta di difendere il risultato.
IL TABELLINO
Picerno-Messina 2-1
Marcatori: 16' pt Adorante (M), 26' pt Dettori, 6' st Reginaldo (rig.)
Picerno: Albertazzi; Vanacore (1' st Setola), Ferrani, Allegretto, Guerra; Pitarresi, Dettori (19′ st De Ciancio); D’Angelo (45′ st Viviani), Vivacqua (19′ st Terranova), Carrà; Reginaldo (33′st De Franco). Allenatore: Antonio Palo. A disposizione: Summa, De Cristofaro, Alcides, Gerardi, Garcia, Stasi, Coratella
Messina: Lewandowski; Morelli (11′ st Fazzi), Fantoni, Carillo, Sarzi Puttini; Simonetti (23′ pt Russo, 30′ st Marginean), Fofana, Damian, Catania (30′ st Busatto); Adorante, Vukusic (11′ st Milinkovic). Allenatore: Salvatore Sullo. A disposizione: Fusco, Rondinella, Goncalves, Konate, Distefano.
Arbitro: Luca De Angeli di Milano
Assistenti: Davide Conti di Seregno e Nicolò Moroni di Treviglio
Quarto ufficiale: Giuseppe Maria Manzo di Torre Annunziata
Ammoniti: Adorante (M), Russo (M), Vanacore (P), Carrà (P), Fofana (M), Damian (M)
Espulso: Adorante (M, rosso diretto) al 24′ st
Corner: 4-4
Recupero: 1′ e 5′
messinanelpallone
Il Messina si presenta al “Viviani” di Potenza, campo di casa del Picerno per l’ultima volta in questa stagione, con la stessa formazione iniziale della gara di domenica scorsa vinta contro la Virtus Francavilla, ad eccezione dell’infortunato Celic, non convocato. Davanti a Lewandoski, quindi, Morelli, Fantoni al posto del croato, Carillo e Sarzi Puttini, linea di centrocampo con Damian e Fofana centrali, Simonetti e Catania pronti ad affiancare le due punte Adorante e Vukusic quando si entra in possesso del pallone.
Mister Antonio Palo, invece, schiera i suoi con il consueto 4-2-3-1 che ha fruttato in classifica la medesima dotazione di punti dell’avversario di oggi. Albertazzi in porta, Vanacore, Ferrani, Allegretto e Guerra in difesa, il trio D’Angelo, Vivacqua e Carrà con Reginaldo a svariare tra centrocampo e attacco.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Fase iniziale della partita con le due squadre che si affrontano a viso aperto, creando, però, solo un paio di occasioni potenziali. Messina che prova a manovrare con la solita fitta rete di passaggi, Picerno pronto a spingere i ritmi del pressing sui portatori di palla in maglia gialla, con l’obiettivo di sfruttare gli errori in fase di impostazione. Ci vuole uno strappo e lo trova l’uomo più adatto, cioè Lorenzo Catania che, al 16’, salta di netto Vanacore sulla sinistra, giunge sul fondo servendo Adorante che controlla e tira, trovando la respinta di Vanacore, ma la palla torna sul destro del centravanti che la scaraventa alle spalle di Albertazzi per il gol del vantaggio. Ancora Catania al 20’ salta due uomini in posizione centrale, si ingolosisce provando la conclusione dai 20 metri, troppo debole, mentre Morelli si era liberato da solo in area lucana. A metà primo tempo Simonetti crolla a terra nella propria metà campo e Sullo deve sostituirlo con Russo. L’ex Napoli si fa vedere subito dopo la sua entrata in campo, innescato da Damian, ma il suo tocco verso Adorante, solo davanti ad Albertazzi finisce nelle braccia del portiere rossoblu. Messina troppo schiacciato dietro e, al 26’, giunge il pareggio al culmine di una azione in cui i giallorossi perdono tre volte banalmente la palla fino al cross di Vanacore, respinto debolmente da Russo al limite dell’area, dove Dettori ha tutto il tempo di controllare e piazzare un destro chirurgico alle spalle di Lewandoski. Primo ammonito del match è Adorante, per una trattenuta a centrocampo, al minuto 31, in una fase in cui De Angeli prende delle decisioni non proprio comprensibili, lasciando correre su falli evidenti, o fischiando contrasti lievi. Pericolosi i padroni di casa al 40’ con una conclusione di D’Angelo, dopo un cross di Guerra, deviata oltre la traversa da Lewandoski con un ottimo intervento. Secondo ammonito nel Messina al 41’, quando Russo viene anticipato da Guerra, tocco del numero 7 giallorosso e capitombolo del laterale lucano che induce De Angeli a tirare fuori il cartellino. Stessa sorte per Vanacore, che, all’ennesimo dribbling vincente di Catania, lo stende e va nel libro dei cattivi a un minuto dal 45’. Primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con un risultato che rispecchia gli equilibri visti in campo.
SECONDO TEMPO – Nell’intervallo Palo decide di togliere dalla contesa Vanacore, gravato di un giallo e in difficoltà con Catania, sostituendolo con Setola. Le due squadre iniziano con lo stesso atteggiamento della prima frazione di gioco. De Angeli regala un rigore al 51’ al Picerno per un dubbio fallo di mano commesso da Damian certamente un metro fuori dall’area, dal dischetto va Reginaldo, che spiazza Lewandoski, portando in vantaggio i suoi. Errore clamoroso del fischietto lombardo ed equilibri spostati in favore dei padroni di casa. Sullo ricorre a un doppio cambio al 56’ mettendo Fazzi per Morelli e Milinkovic al posto di Vukusic, per l’esordio in campionato del serbo-francese. Spinge in modo più assiduo il Messina, ma il Picerno si difende con ordine. Funambolica azione personale di Milinkovic al 62’, con il pallone al piede giunge sul fondo e serve al centro dove Adorante viene anticipato dalla difesa rossoblu e poi Catania sparacchia fuori. Ripartenza fulminea del Picerno al 66’, quando Reginaldo serve Terranova in corridoio, entra in area l’ex Dattilo capocannoniere del girone I di serie D l’anno scorso, ma trova sulla sua strada Lewandoski, che blocca a terra e rilancia. Al 69’, altra tegola sul Messina, stavolta per responsabilità di Adorante, fermato per offside e poi autore di un calcetto ai danni di Allegretto con la palla lontana, proprio sotto gli occhi di De Angeli che tira fuori il rosso. Giallorossi nervosi e Fofana viene ammonito per la trattenuta ai danni di D’Angelo. Doppio cambio ancora per Sullo al 75’ con Busatto per Catania e Marginean al posto di Russo. Al 78’ finisce la partita di Reginaldo, sostituito da De Franco, per uno schieramento molto più difensivo per il Picerno. Assurda decisione di De Angeli all’ 80’, quando, per un fallo di mano dentro l’area del Picerno, sposta al limite il calcio di punizione ed ammonisce Darmian per proteste. In questa circostanza da registrare anche il comportamento pilatesco dell’assistente numero due Moroni, ben appostato per valutare l’episodio, così come il suo collega nell’occasione del rigore concesso ai padroni di casa nel primo tempo. Su uno dei corner conquistati dal Messina intorno all’80’, crollano 4 uomini in maglia gialla sotto gli occhi di De Angeli, che non si impietosisce e fa cenno di continuare. Nel recupero, su azione da corner, la palla resta davanti ad Albertazzi, ma Fantoni gira troppo debolmente proprio tra le mani del portiere avversario. Finisce allo scadere del 95’ ì, con l’esultanza dei padroni di casa, che colgono la seconda vittoria consecutiva principalmente grazie alle sviste, per usare un eufemismo, del direttore di gara, ma anche per i difetti congeniti di una squadra costruita in poco tempo, ancora troppo in balia degli eventi. Sconfitta amara per i giallorossi ancora una volta rimontati con facilità dopo il vantaggio contro un avversario non proprio irresistibile, da cui, però, bisogna imparare la dedizione e cattiveria quando si tratta di difendere il risultato.
IL TABELLINO
Picerno-Messina 2-1
Marcatori: 16' pt Adorante (M), 26' pt Dettori, 6' st Reginaldo (rig.)
Picerno: Albertazzi; Vanacore (1' st Setola), Ferrani, Allegretto, Guerra; Pitarresi, Dettori (19′ st De Ciancio); D’Angelo (45′ st Viviani), Vivacqua (19′ st Terranova), Carrà; Reginaldo (33′st De Franco). Allenatore: Antonio Palo. A disposizione: Summa, De Cristofaro, Alcides, Gerardi, Garcia, Stasi, Coratella
Messina: Lewandowski; Morelli (11′ st Fazzi), Fantoni, Carillo, Sarzi Puttini; Simonetti (23′ pt Russo, 30′ st Marginean), Fofana, Damian, Catania (30′ st Busatto); Adorante, Vukusic (11′ st Milinkovic). Allenatore: Salvatore Sullo. A disposizione: Fusco, Rondinella, Goncalves, Konate, Distefano.
Arbitro: Luca De Angeli di Milano
Assistenti: Davide Conti di Seregno e Nicolò Moroni di Treviglio
Quarto ufficiale: Giuseppe Maria Manzo di Torre Annunziata
Ammoniti: Adorante (M), Russo (M), Vanacore (P), Carrà (P), Fofana (M), Damian (M)
Espulso: Adorante (M, rosso diretto) al 24′ st
Corner: 4-4
Recupero: 1′ e 5′
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