Pietro Lo Monaco acquisisce il 67% delle quote del Messina

Gli ultimi giorni erano stati frenetici, con Immacolato Bonina che, dopo un anno circa da "promesso sposo", si vedeva sorpassato dai Lo Monaco nel ruolo di nuovo patron del Messina, e provava a fare un'offerta alternativa alla compagine societaria. Ma, alla fine, ha avuto la meglio la determinazione e la caparbietà di Pietro e Vincenzo Lo Monaco e l'accordo è stato raggiunto sulla base di quanto stabilito in un preliminare firmato nella scorsa settimana dalle parti. Ieri pomeriggio Bonina ha incontrato i tifosi dei club al "San Filippo", i quali hanno confermato il proprio sostegno all'offerta di Lo Monaco, ritenuta molto più concreta. Alla fine, l'imprenditore barcellonese si è fatto da parte, per garantire il bene del Messina ed ha dato la propria disponibilità a partecipare al progetto di rilancio del calcio peloritano.
Pietro Lo Monaco, in serata, al telefono in collegamento su RTP, è orgoglioso del passo fatto: «Occorre innanziturro un settore giovanile che dia sostanza alla società per raggiungere nel più breve tempo possibile il mondo che spetta al Messina, prima il calcio professionistico e poi gli scenari ancora più prestigiosi. Illustreremo i programmi della nuova Acr in una conferenza stampa che vorremmo fare sabato prossimo, nella quale diremo chi sarà l'allenatore, i calciatori e l'organigramma dirigenziale. Quel che è certo è che il Messina ha già uno staff tecnico definito, calciatori, il settore giovanile, la sede del ritiro a Castel di Sangro, e una sorpresa per i tifosi del Messina: probabilmente, se il San Filippo sarà pronto a reggere il peso dell'evento, la prima uscita ufficiale del Genoa potrà essere a Messina in un "memorial Franco Scoglio". Vorremmo riprenderci il nome vecchio del Messina, ovvero Associazione Calcio Riunite, la sigla storica alla quale anche io, che ci ho giocato, sono molto affezionato. Da quarant'anni sono legato a questa città e vorremmo far tornare l'entusiasmo in città attorno al calcio. Io ho sempre vissuto a Messina, da quando ci sono arrivato a 18 anni, e mi fa piacere tornarci. Poi, c'è una grande opportunità per mio figlio che è lì per vigilare e fare in modo che tutto si svolga secondo canoni di capacità e correttezza, con uno staff tecnico e dirigenziale con un messinese come l'avv. Sergio Marullo vice presidente della società. Vogliamo creare una società che esprima amore verso la città».
Alla domanda sul supporto degli imprenditori Lo Monaco preferisce dare una piccola frecciata a chi, negli ultimi giorni, aveva provato a fare una offerta alternativa, ovvero Immacolato Bonina: «Noi abbiamo proceduto seguendo un percorso chiaro, partendo dall'esame delle carte contabili, e, una volta effettuato, ci siamo accollati questo impegno. Vorrei anche precisare che, secondo quanto emerso dall'ultimo Consiglio Federale, non ci saranno ripescaggi in lega Pro, perchè si intende restringere il campo delle partecipanti per fare una C di elìte. É chiaro che, se ci fosse un minimo spiraglio, noi ci faremmo trovare pronti, ma è giusto non alimentare false speranze».
Lo Monaco, poi, parla del lavoro fatto a Catania: «Voglio precisare che, riproporre a Messina il miracolo, fatto di impegno e capacità, realizzato a Catania. Lì siamo partiti da una società di B che aveva milioni di euro di debiti, senza patrimonio calciatori, e siamo arrivati in A con una valutazione della rosa di 350 milioni di euro e un centro sportivo come quello di Torre del Grifo. A Messina si potrebbe anche fare di meglio, ma occorre lavorare per gradi e partire organizzandoci bene con giovani giusti per formare una squadra che sia in grado di vincere un campionato difficilissimo come quello di D».
Vincenzo Lo Monaco chiarisce il rapporto professionale con il padre: »Io vengo trattato da lui come tutti gli altri, da un punto di vista professionale. Tutto è basato sulla capacità di raggiungere i risultati e, aldilà del carattere, se lui è determinato, si lavora al massimo».
A completare la trattativa, con l'acquisto del 100% delle quote, manca il 33% della Trinacria srl, il cui rappresentante, Peditto, non era oggi a Messina. Ha inviato una procura da Milano, e, domani, dal notaio Arrigo, si trasferirà anche l'ultima parte del pacchetto azionario.
Da sabato, quindi, con la presentazione alla città, partirà il nuovo Messina targato Lo Monaco. L'auspicio è che l'entusiasmo cresca con il progredire del progetto. La prima impressione è che si è ritornato, finalmente, anche da queste parti, a parlare di calcio. E questo è un grandissimo risultato. Per le vittorie, unico propellente per qualsiasi impresa sportiva, occorrerà aspettare qualche mese.
Davide Mangiapane
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